Lavaggi nasali a tutti i ''mocciosi''?


'Guardi dottore, anche se il bambino non è contento, appena è raffredato noi gli iniziamo i lavaggi nasali, lei che ne pensa?'
E' una domanda quasi inevitabile quando si visita un bambino.
Certamente tenere libere le prime vie aeree  è  auspicabile, bisogna però intendersi sul significato del muco e sulla anatomia del bambino.
Il muco è stato 'progettato' per combattere le infezioni, è il sistema che tutte le mucose, respiratorie e no, mettono in campo quando c'è una fase infiammatoria.
Ma infiammazione non significa automaticamente infezione. Il  muco è il campo di battaglia sul quale si scontrano il sistema immunitario che si attiva con l'infiammazione e gli agenti patogeni. Intrappola e contiene gli infettanti. Se il sistema immunitario sta perdendo e i microrganismi patogeni iniziano  a prendere il sopravvento allora si può avere la trasformazione del muco in pus.
Tenere libero il naso fa si che le immunoglobuline secretorie, quelle appunto presenti nel muco, possano muoversi e entrare in contatto con i microbi per disattivarli.
Quindi i lavaggi sono opportuni?
Bisogna  rimuovere l'eccesso di muco, non il muco 'tout court'
L'altro fattore è l'anatomia del bambino.
La tuba di Eustachio, che mette in comunicazione il rerto del naso con la cavità dell'orecchio medio è quasi orizzontale nel bambino e diventa inclinata verso l'alto nell'adulto.
A mio avviso un flusso d'acqua che lambisca la tuba con i lavaggi auricolari aumenta il rischio di contaminazione dell'orecchio medio.
In conclusione nei neonati o nei bambini che ancora non sappiano soffiarsi il naso, la cosa che consiglio è di aspirare il muco in eccesso con gli aspiratori 'che si usavano una volta' (e che tra l'altro sono anche molto meno costosi).


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